Se stai leggendo questo articolo, è probabile che tu stai per terminare il periodo di No Contact, e c’è una domanda che comincia a vagare nella tua mente: “Cosa devo scriverle?”
È una delle domande che ricevo più spesso in consulenza, e capisco perfettamente il motivo: dopo settimane di silenzio, ogni parola pesa.
Non preoccuparti: in questo articolo ti guiderò passo dopo passo, per aiutarti a capire quando è il momento giusto per scriverle, cosa dirle e quali errori evitare, così da non vanificare tutto il lavoro fatto finora.
E se vorrai essere seguito personalmente da me, sappi che puoi sempre richiedermi una consulenza privata.
Riaggancio dopo il no contact: Quando effettuarlo
Ecco la verità che forse non ti aspettavi: non esiste una durata fissa per il No Contact che vada bene per tutti. Non è una questione di giorni segnati sul calendario, ma piuttosto di ciò che succede dentro di te, nel frattempo.
Il momento giusto per ricontattarla arriva quando, dopo un periodo di silenzio vero, ti accorgi di non essere più dominato dall’urgenza o dall’ansia.
Non significa che non ti importa più nulla, né che l’hai dimenticata.
Significa che riesci a pensare a lei senza sentirti in balìa di quel pensiero, senza che la tua serenità dipenda da come andranno le cose tra voi. E questo fa una differenza enorme.
È lì che puoi valutare se ha senso riavvicinarti. Non perché “non ce la fai più” a stare zitto, ma perché senti di poter gestire qualunque risposta arrivi, anche un silenzio.
Se invece dentro di te c’è ancora tensione, rabbia, paura o aspettativa, è probabile che tu abbia solo aspettato il momento di scriverle, senza usare davvero quel tempo per ritrovare il tuo centro.
In quel caso, è meglio proseguire il distacco.
Messaggi da inviare dopo il no contact: Errori da evitare
Hai resistito, hai mantenuto il distacco, e adesso vuoi rompere il silenzio. Ma attenzione: tutto il lavoro fatto può crollare in un attimo, se usi le parole sbagliate. Ecco gli errori più comuni (e fatali) da evitare nel primo messaggio.
1. Chiedere di vedervi subito
Scriverle “Possiamo vederci, vorrei parlarti?” dopo settimane di silenzio è un autogol. Lei deve prima sentirsi al sicuro nel parlarti, non pressata a gestire le tue emozioni. L’incontro può arrivare, ma non si chiede nel primo messaggio: serve un riavvicinamento graduale.
2. Interrogare sul passato (o sul presente)
Evita domande tipo “Hai sentito la mia mancanza?”, “Hai conosciuto qualcuno?”, “Hai pensato a noi?”.
Non sono solo fuori luogo: ti fanno apparire insicuro e ancora troppo centrato su di lei. In questa fase devi mostrare che stai bene anche da solo. Se si riapre il dialogo, certe risposte arriveranno da sé.
3. Cercare conferme
Occhio anche a quei messaggi che sembrano neutri, ma non lo sono. Frasi tipo “Ti pensavo, tutto ok?” oppure “Mi è venuto in mente quel viaggio, chissà se lo rifaresti con me…” sembrano leggere, ma sotto sotto intendono: “Mi pensi ancora? Hai voglia di tornare con me?”. Lei lo percepisce, e si chiude. Se scrivi, fallo per aprire uno spazio, non per testarla.
4. Sfondare con l’emozione
Frasi come “Mi manchi da morire”, “Sto malissimo senza di te” o “Non riesco a smettere di pensarti” possono sembrare sincere, ma in questa fase spaventano. Una donna che ha preso le distanze non vuole essere travolta di nuovo. Il tuo dolore non la avvicina: la mette sulla difensiva.
Se leggendo questi errori ti rendi conto che avresti voluto scriverle proprio uno di quei messaggi, pieni di emozione, di bisogno o di urgenza, allora fermati un attimo.
Forse non hai davvero attraversato il No Contact, ma solo resistito in attesa di un momento per ricontattarla, e questo non è un distacco: è una pausa carica di aspettative.
Quando il No Contact funziona, alla fine hai solo il desiderio, leggero e pulito, di riaprire un canale. E questo cambia tutto.
Se pensi di dover prolungare il tuo distacco, fallo in modo consapevole: non restare fermo nel silenzio a caso. Lasciati guidare da “Il Manuale Definitivo Del No Contact“: l’ho scritto proprio con questo obiettivo.
Cosa scrivere dopo il no contact: Esempi concreti
Ora, ammesso e non concesso che tu sia pronto per ricontattare la tua ex, adesso vediamo cosa scrivere dopo il no contact. Se sei realmente pronto, dal tuo messaggio dovranno trasparire diverse cose:
- Hai superato la fase in cui eri disperato e bisognoso;
- Non la stai ricontattando per tornare con lei;
- Riesci a trasmetterle la tua positività e tranquillità;
- Ci sono novità di cui ti piacerebbe parlarne con lei.
Dunque, il riaggancio dopo il no contact non deve minimamente riguardare voi, la vostra relazione o, peggio ancora, la rottura che c’è stata.
Nel momento in cui le scriverai, le devi trasmettere emozioni positive, facendo il possibile per evitare che lei possa avere brutti pensieri collegati a te.
So che ora starai pensando “Certo, facile a dirsi, ma cosa devo scriverle nel concreto?“. Ebbene, vediamo insieme diversi esempi di messaggi che puoi mandarle al termine del periodo di non contatto:
- 1. “L’altro giorno ho visto una signora con un cagnolone identico a Max. Mi è scappato un sorriso, mi ha ricordato una scena precisa… lui che cercava di entrare nella fontana! Spero che tu e lui stiate alla grande.“
Perché funziona questo messaggio?
– Specificare una scena fa rivivere un ricordo emotivo preciso, ma senza romanticismo;
– Dire “mi è scappato un sorriso” è umano, ma non sentimentale;
– Chiudere con “alla grande” è molto positivo.
- 2. “L’altra sera ho beccato Mario e Sara per caso. Ovviamente è saltata fuori l’estate scorsa… certi aneddoti restano mitici 😄 Spero tu stia bene. Ti stai godendo un po’ d’estate?”
Perché funziona questo messaggio?
– L’uso di “beccato per caso” e “aneddoti mitici” rende il tutto naturale e spontaneo;
– Rievoca un ricordo collettivo, quindi meno carico emotivamente di un ricordo “di coppia”;
– “Ti stai godendo un po’ d’estate?” stimola una risposta senza mettere pressione emotiva.
- 3. “Oggi ho visto una coppia discutere davanti al banco dei formaggi e mi è tornata in mente quella volta che abbiamo litigato per scegliere la mozzarella. Quella povera signora al supermercato ci guardava malissimo 😂 Tu come stai? ”
Perché funziona questo messaggio?
– Usa un ricordo buffo che la fa sentire parte di una scena vissuta solo da voi due;
– Trasmette leggerezza e autoironia;
– Stimola il sorriso, il che abbassa le difese e apre lo spazio a una risposta.
- 4. “È partita una playlist a caso su Spotify e mi è uscita quella canzone che cantavi a squarciagola in macchina 😂 Mi è scappato un sorriso. Tu come stai?”
Perché funziona questo messaggio?
– Evoca un’immagine visiva e sonora, attivando memoria emotiva;
– L’inserimento del “come stai?” dopo un ricordo positivo rende la domanda più naturale;
– Il “mi è scappato un sorriso” comunica equilibrio emotivo, non bisogno.
Come puoi vedere, il riaggancio dopo il no contact deve essere leggero, simpatico e piacevole, così che lei possa sentirsi libera nel risponderti.
Inoltre, queste tipologie di messaggio le fanno sapere che c’è stato qualcosa in particolare che ti ha spinto a pensarla, e che quindi, non la pensi di continuo.
In ogni caso, il messaggio dopo il no contact ha la finalità di portarti a parlare con la tua ex creando un ambiente di conversazione piacevole.
Mi raccomando: non parlare della rottura, di te o di voi.
Come comportarsi dopo il no contact
Bene, ora che abbiamo visto cosa scrivere dopo il no contact è giunto il momento di capire come dovrai comportarti in questa delicata fase.
In realtà, non dovrai fare nulla di particolare se non avere delle conversazioni piacevoli con la tua ex. Se lei ti dà corda, significa che non prova più rancore nei tuoi confronti, e che è aperta al dialogo.
Se invece dovessi notare che lei non è ancora pronta (magari non ti risponde o tira fuori esperienze negative legate a voi), allora è il caso di prolungare il no contact.
Quindi non è tanto capire come comportarsi dopo il no contact in assoluto, ma capirlo in relazione alle risposte che ottieni da lei.
Tanti uomini, infatti, mi contattano proprio in questa fase, perché il silenzio è finito, ma non sanno che direzione prendere.
E lo capisco, questo è il momento più delicato: basta una frase sbagliata per riattivare i vecchi blocchi.
Se vuoi capire meglio a che punto è lei, come leggere i suoi segnali e come proseguire con lucidità, puoi richiedermi una consulenza privata. Lavoreremo insieme su ciò che lei comunica, anche tra le righe.